Sisma 2016, in vigore il nuovo Prezzario Cratere 2022

Aumento del costo parametrico per edifici residenziali e produttivi applicabile sia in ambito privato che per la ricostruzione pubblica

di Redazione tecnica - 25/05/2022

È entrata in vigore da oggi l’Ordinanza 126 del Commissario alla Ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, con la quale è stato aumentato il contributo pubblico per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto e sono state stanziate risorse aggiuntive per le opere pubbliche già finanziate.

Cratere sisma, in vigore il nuovo Prezzario 2022

Con l’Ordinanza, il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 è stato ufficialmente approvato, con un aumento del costo parametrico (ovvero del tetto massimo del contributo concedibile) del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per quelli residenziali, con particolari maggiorazioni, comprendenti quelle che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25% per quelli con danni gravissimi e del 20%  per gli altri, oltre ad alcuni meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio.

Prezzario Unico Cratere 2022: ambiti di applicazione

Il Prezzario Unico del Cratere 2022 e il nuovo costo parametrico si applicheranno a tutte le nuove richieste di contributo, a quelle presentate ma non ancora approvate dagli Uffici Speciali della Ricostruzione, e anche a quelle decretate in precedenza, con il riconoscimento dei maggiori costi per le lavorazioni effettuate a partire dal mese di luglio del 2021.

Per la ricostruzione pubblica il PUC 2022 si applica ai contratti di appalto stipulati dopo l’entrata in vigore dell’Ordinanza, ai progetti in corso di elaborazione e ai lavori eseguiti a partire dal primo luglio 2021.

Proprio per questo è stato istituito un fondo di 50 milioni di euro per le compensazioni dei maggiori costi emersi nella realizzazione delle opere pubbliche, e un fondo da 100 milioni di euro per l’adeguamento degli importi delle opere pubbliche finanziate dalle Ordinanze 105 e 109 rispetto a quelli stimati in precedenza.

Viene poi incrementato di 40 milioni il Fondo per adeguare gli importi delle opere previste dalle Ordinanze Speciali ed incrementato di 50 milioni il Fondo per la rimozione delle macerie. Sono stati stanziati anche 10 milioni per il finanziamento della ricostruzione degli edifici di proprietà mista pubblico-privata.

Sostegno a imprese e cittadini

Come ha spiegato il Commissario Straordinario Giovanni Legnini, l’Ordinanza era un provvedimento molto atteso, per reagire in modo adeguato a una fase congiunturale molto critica, segnata da un forte aumento dei prezzi e dalla scarsa disponibilità di materiali essenziali per l’edilizia, che ha messo in crsi imprese e cittadini.

Secondo Legnini, dopo quelle dedicate alle semplificazioni, le misure di adeguamento dei prezzi completano un quadro favorevole per procedere in maniera decisa e rapida sulla ricostruzione. Aggiunge il Commissario: “Lo Stato dunque sta facendo in pieno e fino in fondo la sua parte: i cittadini possono contare sul Superbonus 110% fino al 2025 per coprire le eventuali spese non coperte dal contributo, i professionisti e le imprese su compensi adeguati e liquidi”.

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