Sismabonus e Superbonus: arriva l'obbligo di trasmissione dei dati

Online il Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche. Nell'area riservata, i tecnici abilitati potranno generare l'asseverazione relativa alla classificazione sismica dell’edificio per richiedere il Sismabonus

di Redazione tecnica - 10/02/2023
Aggiornato il: 10/10/2023

È ufficialmente operativo il Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS), da non confondere con il portale Enea per la trasmissione dei dati relativi al sismabonus, promosso dal Dipartimento Casa Italia (DCI) a valere sulle risorse Pon Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche

Il nuovo portale del Dipartimento di Casa Italia consente la raccolta in forma digitale dei dati contenuti nella pratica amministrativa edilizia necessari per ottenere l’agevolazione del cosiddetto sismabonus e si pone come obiettivo quello di migliorare le scelte di policy in materia di programmazione del territorio e di concessioni di incentivi per interventi di mitigazione del rischio sismico.

Il Portale consente anche di acquisire la georeferenziazione degli interventi ad esso connessi e di individuare le classi di rischio degli immobili oggetto degli interventi medesimi.

Le differenze con il portale Enea

Diversamente dal PNCS, con il D.L. n. 36/2022 è stato previsto l'obbligo di trasmettere ad Enea, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, tutte le informazioni relative anche agli interventi di miglioramento sismico che accedono alle diverse detrazioni fiscali (il sismabonus).

La disposizione del D.L. n. 36/2022 recita testualmente che “Al fine di garantire la corretta attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito della Missione 2, Componente 3, Investimento 2.1 «Ecobonus e Sismabonus fino al 110 per cento per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici», nonché al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi di cui al presente articolo, compresa la valutazione del risparmio energetico da essi conseguito, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’ENEA le informazioni sugli interventi effettuati alla conclusione degli stessi. L’ENEA elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della transizione ecologica, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali”.

Peccato che Enea sia ancora in attesa del Decreto attuativo che fornisca puntualmente le indicazioni circa la data di inizio del monitoraggio degli interventi antisismici, la tipologia di dati da monitorare e i tempi di trasmissione.

Funzionalità del portale PNCS

Diversamente dall'atteso portale di Enea, il PNCS consente di:

  • trasmettere i dati contenuti nella pratica amministrativa edilizia necessari per ottenere le agevolazioni legate a interventi di miglioramento del rischio sisimico degli edifici (Sismabonus e SuperSisma bonus);
  • acquisire la georeferenziazione degli interventi;
  • individuare le classi di rischio degli immobili oggetto degli interventi.

Il PNCS attualmente consente solo a tecnici e progettisti iscritti al CNI, di accedere all'area riservata per generare in formato digitale la dichiarazione di asseverazione relativa alla classificazione sismica dell’edificio (come da Allegato B del D.M. 329/2020) per richiedere il SismaBonus. In fase sperimentale sono abilitati ad accedere solo gli iscritti all’Albo degli Ingegneri.

Una volta effettuato l’accesso tramite SPID, il professionista dovrà compilare i dati relativi alle seguenti aree:

  • Dati del progettista
  • Dati immobile
  • Dichiarazioni del progettista
  • Dati ante intervento
  • Dati post intervento

Le dichiarazioni del progettista comprendono la conferma del possesso dei requisiti richiesti dall’art.3, comma 1, del DM 58 del 28/02/2017 e s.m.i. e di operare in qualità di tecnico incaricato di effettuare:

  • classificazione del rischio sismico dello stato di fatto della costruzione individuata;
  • Il progetto per la riduzione del rischio sismico della costruzione individuata e la relativa classificazione del rischio sismico conseguente l’intervento progettato, anche nel caso di demolizione e ricostruzione.

PNCS -Portale Nazionale Classificazioni Sismiche

Inoltre il progettista è tenuto a confermare:

  • l’asseverazione del possesso della polizza assicurativa di cui all’articolo 119 comma 14 del D.l. n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n.77, per la presente asseverazione;
  • l’asseverazione della congruità della spesa ammessa a detrazione, stimata mediante
    • Prezzario
    • Anno pubblicazione prezzario
    • Costo complessivo intervento comprensivo di spese professionali
    • Quota parte lavori

PNCS -Portale Nazionale Classificazioni Sismiche

Dati Ante Intervento

 

PNCS -Portale Nazionale Classificazioni Sismiche

 

Dati post intervento

PNCS -Portale Nazionale Classificazioni Sismiche

PNCS -Portale Nazionale Classificazioni Sismiche

 

Le detrazioni Sismabonus e SuperSismabonus

Infine, ricordiamo che le detrazioni fiscali per interventi di riduzione del rischio sismico prevedono percentuali diverse di detrazione e massimali differenti secondo l’area di intervento e la tipologia di lavoro effettuato.

Sul punto, ENEA ha realizzato un poster riassuntivo che contiene tutte le possibili agevolazioni legate a questo tipo di intervento:

  • Sismabonus 50%, con limite di spesa massima pari a 96mila euro per unità immobiliare, la durata di 5 anni e gli interventi che rientrano come quelli sugli elementi strutturali che portano ad un miglioramento della vulnerabilità sismica dell’edificio;
  • Sismabonus 80%, che si applica su una spesa massima pari a 96mila euro per singole unità immobiliari con miglioramento di due classi di rischio sismico in zona 1, 2 e 3. Gli interventi antisismici previsti sono quelli che portano al miglioramento di due o più classi di rischio sismico e gli interventi di categoria inferiore collegati al completamento dell’opera come la tinteggiatura, l’intonacatura, il rifacimento dei pavimenti. Come per il sismabonus 50% la durata è di 5 anni e la scadenza è fissata al 31 dicembre 2024;
  • Sismabonus 85% dedicato agli interventi sulle parti comuni degli edifici con miglioramento di due classi di rischio sismico in zona 1, 2 e 3;
  • Sismabonus 110% che si applica a interventi locali, di miglioramento e adeguamento sismico con o senza passaggio di classe di rischio sismico compresa la demolizione e ricostruzione.
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