Superbonus, oltre la fine il baratro: famiglie a rischio
Il Superbonus è ufficiosamente finito, ma resta il dramma dei SAL contestati: famiglie esposte a rimborsi milionari. Serve una norma urgente a tutela dei cittadini.
La problematica
Il vero problema, oggi, è che l’assenza di un chiarimento tempestivo ha fatto sì che l’onere di questo errore interpretativo ricadesse direttamente sui committenti. Persone che si sono affidate a tecnici, hanno seguito le prassi e ora si ritrovano accusate di indebita fruizione, con la richiesta di restituire somme rilevanti.
“Centinaia di famiglie italiane che hanno creduto nello Stato e investito nel Superbonus 110% rischiano oggi di perdere tutto. Case, risparmi, serenità: ogni certezza viene cancellata da una burocrazia cieca e da un’interpretazione retroattiva che ha stravolto il diritto”, ha denunciato l’Associazione Esodati del Superbonus, rilevando come si sia innescata una situazione che, oltre ad essere giuridicamente discutibile, è umanamente insostenibile.
Una situazione che il legislatore dovrebbe affrontare con estrema cautela, per non trasformare un'iniziativa pubblica in un boomerang devastante. Il danno economico è devastante. Le richieste di recupero dell’Agenzia delle Entrate si muovono nell’ordine di centinaia di migliaia di euro per singolo intervento, comprensive di interessi e sanzioni.
Molte famiglie, dopo aver investito anni di risparmi e aver portato a termine lavori conformi alle indicazioni ricevute da tecnici qualificati, si ritrovano oggi schiacciate da un debito imprevisto e spesso insostenibile.
“Contribuenti che hanno già completato i lavori e si trovano ora schiacciati da un debito imprevisto. Famiglie costrette a vendere la casa o ricorrere alla magistratura per salvare anni di sacrifici”. Continua l’Associazione degli Esodati del Superbonus, evidenziando anche che c’è chi ha ceduto. Il comunicato ricorda il caso di un committente di Milano, suicidatosi a febbraio 2025, secondo indiscrezioni travolto dalle difficoltà economiche causate proprio da contestazioni legate alla questione del “piè d’opera”.
IL NOTIZIOMETRO