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Superbonus: gli strumenti nelle mani dell’impresa se il committente fa il furbo

I costi che fuoriescono dalla “copertura” della detrazione devono essere sopportati dal committente, ma la tutela dell’impresa rispetto a un suo inadempimento dipende dai contenuti del contratto d’appalto

di Cristian Angeli - 24/04/2024

Come fare se il contratto non tutela

Dalla formulazione del quesito, come si accennava, non è dato sapere come siano regolati realmente i rapporti tra l’impresa e il committente, e una risposta completa non può quindi essere fornita senza addentrarsi nelle “carte” e nei progetti. Tuttavia, se un’impresa (e lo stesso vale per il committente) si rende conto in corso d’opera di avere in essere un contratto d’appalto effettivamente poco chiaro, è consigliabile armarsi di lungimiranza. Prevedere il futuro, chiaramente, è impossibile, ma proprio per questo una contrattualistica che non inquadra con precisione i diritti e i doveri delle parti può rappresentare un grande ostacolo alla propria tutela, soprattutto quando ci sono di mezzo i bonus edilizi. Alla luce di quanto fino a qui evidenziato, infatti, un contratto d’appalto non dettagliato è in grado di mettere in dubbio l’esito di un eventuale contenzioso.

Pertanto, prima di arrivare al punto di rottura con l’altro contraente, è bene mettere in atto eventuali richieste di pagamento anticipato o appositi addendum contrattuali, prima che sia troppo tardi.

A cura di Cristian Angeli
ingegnere esperto di detrazioni fiscali applicate all’edilizia
www.cristianangeli.it

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