VIA postuma e rappresentazione infedele dei luoghi: interviene il TAR
Il TAR Campania chiarisce i limiti della valutazione di impatto ambientale postuma e l’inammissibilità in caso di opere realizzate in assenza di titolo e con rappresentazione infedele dei luoghi.
Conclusioni
Il nuovo intervento del TAR Campania fornisce un chiarimento significativo sul ruolo della valutazione di impatto ambientale, sottolineando come la rappresentazione fedele dello stato dei luoghi sia un presupposto sostanziale e non una mera formalità. In sua assenza, viene meno la possibilità per l’amministrazione di svolgere un’istruttoria effettiva, vanificando l’intero procedimento.
La V.I.A. “postuma” non è uno strumento sanante per interventi abusivi, ma un istituto eccezionale applicabile solo in presenza di specifiche condizioni normativamente previste. L’anticipazione dei lavori in assenza del titolo necessario costituisce una violazione insanabile, che preclude ogni forma di regolarizzazione successiva.
La decisione evidenzia anche l’importanza del principio di leale collaborazione tra privato e pubblica amministrazione, escludendo ogni beneficio procedimentale in caso di comportamenti reticenti o non trasparenti.
Per i tecnici, questa pronuncia rafforza un orientamento operativo preciso: la correttezza dei dati progettuali e la coerenza documentale sono condizioni imprescindibili per la validità dei procedimenti autorizzativi. Qualunque difformità non dichiarata rischia di compromettere l’intero iter e le relative autorizzazioni.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Campania 7 aprile 2025, n. 2861IL NOTIZIOMETRO