Avvalimento premiale: è possibile applicare il cumulo alla rinfusa?

Il TAR chiarisce se sia legittima l’applicazione ai consorzi artigiani del c.d. “cumulo alla rinfusa” per le certificazioni d’impresa e l’attribuzione del punteggio premiale

di Redazione tecnica - 12/06/2025

In quali casi si può attribuire il punteggio premiale per le certificazioni d’impresa nei consorzi di tipo stabile o artigiano? Come va interpretata la clausola del disciplinare che richiede il possesso delle certificazioni per tutte le consorziate esecutrici? E cosa accade se le certificazioni sono ottenute per avvalimento?

Avvalimento premiale e certificazioni il TAR sul cumulo alla rinfusa

Sono alcune delle questioni affrontate dal TAR Lombardia nella sentenza del 6 giugno 2025, n. 513, che ha respinto un ricorso proposto da un RTI, che contestava la legittimità del punteggio attribuito al concorrente vincitore per il possesso delle certificazioni UNI-EN ISO.

L’appalto prevedeva la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori, con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa. Secondo il ricorrente era illegittima l’aggiudicazione a causa:

  • dell’errata attribuzione di punti premiali per le certificazioni (sicurezza, ambientale, anticorruzione e parità di genere) al RTI vincitore, per mancato possesso da parte della consorziata esecutrice;
  • della validità dei certificati in scadenza;
  • dell’idoneità dei contratti di avvalimento per trasferire le certificazioni;
  • della presunta non veridicità di una dichiarazione sull’esperienza pregressa.

Il disciplinare prevedeva un punteggio fisso di 8 punti, 2 per ciascuna delle certificazioni richieste, stabilendo che:

  • per i RTI, il punteggio potesse essere attribuito solo se tutte le imprese erano in possesso della certificazione;
  • per i consorzi, che il punteggio fosse attribuibile solo se la certificazione era posseduta sia dal consorzio che dalla consorziata esecutrice.

Il nodo interpretativo nasceva dalla partecipazione in RTI di un consorzio di imprese artigiane, che aveva indicato come esecutrice una consorziata priva delle certificazioni.

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