Decreto Infrastrutture, tra opportunità e punti critici: le proposte del CNI
L'audizione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sul D.L. n. 73/2025: professionisti disponibili per accelerare la realizzazione di interventi strategici per il Paese
Avvio dei cantieri per il Ponte sullo Stretto, modifiche al Codice dei Contratti Pubblici, classificazione sismica degli edifici pubblici. Sono numerosi i punti toccati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri nel corso dell’audizione presso le Commissioni VIII (Ambiente) e IX (Trasporti) della Camera, nell’ambito dei lavori per la conversione in legge del DL Infrastrutture (Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73), recante “Misure urgenti per la realizzazione delle infrastrutture strategiche e per il rafforzamento della capacità amministrativa”.
Conversione in legge del DL Infrastrutture: l'audizione del CNI
Tra le tante misure introdotte dal provvedimento, gli interventi sostanziali sul Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), modificandone direttamente alcuni articoli e introducendo misure collaterali che incidono sull’attività progettuale, esecutiva e amministrativa delle stazioni appaltanti.
A parlare a nome del CNI è stato il Consigliere con delega ai Lavori Pubblici, al BIM e all’Ingegneria Aeroportuale, Sandro Catta, che ha presentato un documento nel quale si evidenziano le criticità e le potenzialità operative del decreto.
In particolare, il documento evidenzia la volontà della categoria di offrire a Parlamento e Governo un supporto tecnico costruttivo e istituzionalmente responsabile. Le proposte presentate rafforzano l’idea che l’attuazione del PNRR e delle opere pubbliche strategiche debba avvenire con l’apporto diretto delle professionalità tecniche, nel rispetto del principio di legalità, dei tempi di realizzazione e della sostenibilità economico-progettuale.
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