Digitalizzazione appalti pubblici: Anci scrive ad ANAC sulle principali criticità

Anci segnala ad ANAC le criticità rispetto al processo di digitalizzazione degli appalti su cui è necessario intervenire con urgenza

di Redazione tecnica - 19/01/2024

Tra le novità della riforma del Codice dei contratti, la digitalizzazione del ciclo di vita degli appalti pubblici rappresenta certamente quella più significative da cui, a cascata, ne discenderà l’evoluzione del rapporto tra operatori economici e stazioni appaltanti.

Appalti Pubblici: dall’1 gennaio 2024 cambia tutto

A partire dall’1 gennaio 2024 sono divenuti efficaci le parti del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti) relative al Libro I, Parte II (Della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti) a seguito delle quali, come previsto all’art. 19, comma 1 “Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti assicurano la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti nel rispetto dei principi e delle disposizioni del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, garantiscono l’esercizio dei diritti di cittadinanza digitale e operano secondo i principi di neutralità tecnologica, di trasparenza, nonché di protezione dei dati personali e di sicurezza informatica”.

Sulla digitalizzazione sono già arrivate:

Pareri, chiarimenti e risposte che, però, non sono riusciti a sciogliere i nodi evidenziati dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) in una lettera del segretario generale, Veronica Nicotra, inviata al presidente dell’Anac Giuseppe Busia, relativamente alle criticità rispetto agli adempimenti a carico delle amministrazioni.

In merito all’ultima comunicazione del presidente Anac, il segretario Nicotra raccoglie “con piacere la diponibilità al confronto al fine di valutare tutte le possibili soluzioni che rendano più semplice e lineare per le pubbliche amministrazioni la prima fase di digitalizzazione dell’ecosistema dei contratti pubblici”. Semplificazioni che per il segretario generale si ritengono “urgenti, al fine di garantire il buon andamento delle procedure di affidamento e di gara”.

A giudizio di Anci - aggiunge Nicotra - la digitalizzazione deve essere percepita e applicata quale effettivo miglioramento delle modalità di svolgimento e non può consistere in un mero nuovo adempimento amministrativo”. Da qui la richiesta di “concordare un confronto tecnico urgente per garantire la messa a regime della digitalizzazione”.

Nei seguenti paragrafi le principali criticità che secondo Anci richiedono una risoluzione urgente.

© Riproduzione riservata