Errore materiale nel condono edilizio: la rettifica è un atto dovuto?
Il TAR Lazio conferma: la correzione di un refuso sulla destinazione d’uso non è una nuova domanda di sanatoria
Il principio affermato: no a formalismi conservativi
La sentenza afferma un principio operativo di particolare rilievo per tecnici e amministrazioni: la rettifica di un errore materiale in un titolo edilizio non richiede l’apertura di un nuovo procedimento e non è subordinata a valutazioni discrezionali. Al contrario, l’Amministrazione ha l’obbligo giuridico di intervenire, anche d’ufficio, quando si accerti che l’atto non corrisponde alla volontà amministrativa effettivamente formatasi.
Il tentativo dell’Amministrazione di giustificare il diniego con il decorso del tempo e con presunte esigenze di stabilità degli atti amministrativi è stato, quindi, respinto, confermando che il principio di legalità prevale sul formalismo documentale, quando in gioco vi è la corrispondenza tra realtà e rappresentazione amministrativa.
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Sentenza TAR Lazio 13 maggio 2025, n. 9131IL NOTIZIOMETRO