Microaffidamenti e digitalizzazione appalti: nuove indicazioni da ANAC alle SA
L'Autorità interviene sulle difficoltà operative riscontrate dalle Amministrazioni nell’uso delle PAD per gli affidamenti inferiori a 5mila euro
È possibile derogare all'utilizzo delle Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (PAD) di cui all'art. 25 del nuovo Codice Appalti per svolgere le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici? Se sì, per quali procedure?
Le eccezioni previste sono poche e sono state ben definite da ANAC, anche in termini temporali. Dimostrazione ne è la nuova ulteriore proroga per l’utilizzo della piattaforma PCP per i c.d. "microaffidamenti", disposta con il Comunicato del Presidente ANAC del 18 giugno 2025.
Microaffidamenti: ok all'utilizzo della piattaforma PCP
La decisione è stata presa tenendo conto delle numerose segnalazioni pervenute da parte delle stazioni appaltanti – e anche da ANCI come portavoce dei Comuni - sulle difficoltà operative ancora riscontrate nell’uso delle PAD per i microaffidamenti”, ovvero gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5mila euro, e per le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione del Codice di cui alla Delibera ANAC del 13 dicembre 2023, n. 582.
Da qui la scelta di prorogare la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità per:
- gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro;
- per le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 19 dicembre 2023, che ha sostituito ed integrato la Delibera n. 214 del 2022 in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle PAD, al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza.
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