Ordine di demolizione: quando può essere annullato?

Esistono alcuni presupposti e condizioni affinché un provvedimento amministrativo ex art. 31 del Testo Unico Edilizia sia valido ed efficace. Il TAR Lazio ricorda quali sono

di Redazione tecnica - 28/05/2025

Ripristino stato dei luoghi: l’ordine di demolizione

Secondo l’art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), l’ordine di demolizione è il provvedimento tipico per il ripristino dello stato dei luoghi in caso di opere abusive.

Tuttavia, come stabilito dalla giurisprudenza, affinché il provvedimento sia legittimo, è necessario che l’amministrazione:

  • accerti e descriva la consistenza dell’abuso;
  • dia conto dell’istruttoria effettuata;
  • valuti eventuali elementi offerti dal privato a supporto di una datazione pregressa dell’intervento, rilevante ai fini dell’applicabilità della normativa vigente all’epoca dei fatti.

A ciò si aggiunge il principio generale dell’art. 3 della legge n. 241/1990, che impone l’obbligo di motivazione per ogni provvedimento amministrativo.

In parallelo, la giurisprudenza ha chiarito che l’onere della prova della data di realizzazione delle opere edilizie grava sul proprietario, il quale può assolverlo anche mediante presunzioni precise e concordanti, come risultanze catastali, atti pubblici, relazioni tecniche o fotografie d’epoca.

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