Ordine di demolizione: quando può essere annullato?

Esistono alcuni presupposti e condizioni affinché un provvedimento amministrativo ex art. 31 del Testo Unico Edilizia sia valido ed efficace. Il TAR Lazio ricorda quali sono

di Redazione tecnica - 28/05/2025

Demolizione opere abusive: quando il provvedimento è illegittimo

Il TAR ha accolto il ricorso, ritenendo che il provvedimento comunale fosse carente sotto due profili fondamentali:

  • la motivazione dell’ordine di demolizione era inadeguata. Il Comune si è limitato a una generica descrizione delle opere, senza indicare elementi essenziali come:
    • la consistenza effettiva del soppalco (altezza, superficie, funzione);
    • l’impatto urbanistico delle opere;
    • la natura strutturale dell’ampliamento in copertura;
    • l’inquadramento normativo dell’abuso in relazione alla disciplina edilizia vigente.

In giurisprudenza è noto che la realizzazione di un soppalco può rientrare tra gli interventi minori (edilizia libera) se non comporta un aumento della superficie utile né un aggravio del carico urbanistico. Per valutarne l’effettiva incidenza, è però necessaria un’istruttoria puntuale, assente nel caso in esame.

  • Il Comune ha ignorato gli elementi probatori forniti dai ricorrenti: i proprietari avevano assolto all’onere della prova della preesistenza delle opere, allegando la planimetria catastale del 1946, la corrispondente planimetria richiamata nell’atto di compravendita, una perizia tecnica di parte e documentazione fotografica a supporto.

Il TAR ha ritenuto illogico e ingiustificato il silenzio dell’Amministrazione su tali elementi, che avrebbero dovuto essere quantomeno considerati e valutati nell’ambito dell’istruttoria, soprattutto trattandosi di potenziale esclusione dell’abusività delle opere per realizzazione in data anteriore al 1° settembre 1967.

Il ricorso è stato quindi accolto, annullando l’ordine di demolizione, non fondato su accertamenti specifici e privo di riferimenti agli elementi probatori rilevanti forniti dai proprietari.

Conclusioni

Si riaffermano così due principi fondamentali in materia di repressione degli abusi edilizi:

  • motivazione del provvedimento amministrativo: sebbene l’ordine di demolizione abbia natura vincolata, deve essere motivato in relazione ai presupposti di fatto (esistenza e consistenza delle opere) e non può limitarsi a formule generiche. È necessario un concreto accertamento, soprattutto in caso di interventi di modesta entità o potenzialmente risalenti;
  • onere della prova: la prova della data di realizzazione dell’opera spetta al privato, ma quando essa venga documentalmente offerta, non può essere ignorata. L’Amministrazione ha il dovere di valutare con attenzione la documentazione fornita prima di assumere un provvedimento sanzionatorio.
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