Ponte sullo Stretto: le FAQ del MIT sul progetto

All'indomani dell'approvazione definitiva in Senato del testo di conversione, il MIT pubblica risposte e chiarimenti sulla fattibilità del progetto

di Redazione tecnica - 26/05/2023

Alla base del progetto del Ponte vi è l’obiettivo di perseguire una effettiva continuità territoriale, riducendo i disagi derivanti dalla condizione di insularità siciliana e favorendo l’economia locale e l’industria del turismo. Per questi motivi, dopo l’attenta analisi anche di altre ipotesi di collegamento, si è ritenuto preferibile optare per la costruzione del Ponte sullo Stretto, il cui progetto prevede che nella parte centrale dell’opera (pari a circa 600 metri) si mantenga comunque un franco di 65 metri, in presenza delle massime condizioni di carico, e di 70 metri, in assenza di treni e mezzi pesanti.

La soluzione prescelta non ostacolerà, quindi, il transito delle grandi navi, ponendosi, peraltro, in linea di continuità con i parametri adottati in materia a livello internazionale. Il franco progettato per il Ponte sullo Stretto di Messina segue le linee progettuali degli altri grandi ponti su stretti navigabili, che assicurano e garantiscono il transito di navi di elevate dimensioni anche in caso di vento forte.

Si pensi, a livello statistico, agli standard applicati per i principali ponti su stretti navigabili, quali il ponte di Normandia (52 metri), il ponte che attraversa il Canale di Panama (57,9 metri), il Golden Gate Bridge (67 metri).

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