Principio di rotazione e affidamento diretto: interviene il TAR
Il TAR Campania chiarisce i limiti applicativi del principio di rotazione negli affidamenti diretti sottosoglia, anche in presenza di avviso pubblico e soggetti formalmente distinti ma sostanzialmente collegati.
È possibile derogare al principio di rotazione negli affidamenti diretti? Cosa accade quando il nuovo affidamento proviene da un soggetto giuridicamente distinto ma sostanzialmente riconducibile alla stessa amministrazione? Il contraente uscente può essere selezionato?
Principio di rotazione e affidamento diretto: la sentenza del TAR Campania
A queste domande ha risposto il TAR Campania con la sentenza n. 3671 dell’8 maggio 2025, offrendo spunti di riflessione fondamentali sull’applicazione del principio di rotazione di cui all’art. 49 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti) negli appalti sottosoglia.
La sentenza riguarda un affidamento diretto di un servizio di supporto tecnico per la predisposizione di una gara assicurativa, effettuato da una centrale di committenza regionale, a favore di un operatore economico che aveva già ricevuto, da parte dell’amministrazione regionale, un precedente incarico nello stesso ambito merceologico.
La procedura era stata preceduta da un avviso pubblico sul portale MEPA per la raccolta di proposte, al quale avevano risposto più operatori. Tuttavia, l’aggiudicazione è avvenuta con affidamento diretto ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. b), del Codice dei contratti.
L’affidamento è stato impugnato, tra l’altro, per violazione del principio di rotazione, trattandosi di incarico conferito allo stesso soggetto già affidatario di un precedente servizio ritenuto sostanzialmente analogo.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Campania 8 maggio 2025, n. 3671IL NOTIZIOMETRO