Principio di rotazione e affidamento diretto: interviene il TAR

Il TAR Campania chiarisce i limiti applicativi del principio di rotazione negli affidamenti diretti sottosoglia, anche in presenza di avviso pubblico e soggetti formalmente distinti ma sostanzialmente collegati.

di Redazione tecnica - 14/05/2025

Conclusioni

La sentenza del TAR Campania richiama nuovamente l’attenzione delle stazioni appaltanti su una corretta applicazione del principio di rotazione anche nei casi di affidamenti diretti. L’eventuale pubblicazione di avvisi esplorativi o la partecipazione di più operatori non fa venir meno l’obbligo di rotazione, salvo il ricorso a procedure negoziate disciplinate dalle lettere c), d) ed e) dell’art. 50 del Codice.

Allo stesso tempo, la natura in house o la dipendenza funzionale tra soggetti formalmente distinti non può essere utilizzata per aggirare l’applicazione del principio di rotazione.

Una sentenza che conferma la linea di rigore già emersa in altre giurisprudenze, orientata a rafforzare la concorrenza e prevenire situazioni di consolidamento del contraente uscente, specie negli affidamenti diretti che non prevedono meccanismi di selezione concorrenziale.

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