Ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso: illegittima senza piano urbanistico comunale
Illegittima la norma della Regione Lazio che autorizza (anche se transitoriamente) interventi di rigenerazione urbana con mutamento della destinazione d’uso tra categorie funzionali, anche in assenza di pianificazione urbanistica comunale
La decisione della Corte Costituzionale: norma illegittima
La Corte ha ribadito che la pianificazione urbanistica è una funzione storicamente attribuita ai Comuni e non può essere compressa in modo sproporzionato dal legislatore regionale.
Le leggi regionali che comportino deroghe al principio di pianificazione sono dunque soggette a un giudizio di proporzionalità con riguardo all’adeguatezza e necessarietà della limitazione imposta all’autonomia comunale in merito a una funzione amministrativa che il legislatore statale ha individuato come connotato fondamentale dell’autonomia stessa.
Nel caso specifico, l’art. 4, comma 4, ha escluso del tutto la necessità del permesso di costruire in deroga, sottraendo gli interventi alla valutazione politica del Consiglio comunale, che rappresenta il luogo deputato a riconoscere l’interesse pubblico prevalente rispetto alle previsioni del piano regolatore.
Il meccanismo previsto dalla norma impugnata ha comportato una compressione totale, sia pure temporanea, dell’autonomia comunale, priva di adeguate compensazioni procedurali o giustificazioni basate su interessi sovracomunali. La legge ha così eluso la necessaria verifica di compatibilità urbanistica e di sostenibilità territoriale delle trasformazioni edilizie, rischiando un incremento incontrollato del carico urbanistico.
La Corte ha inoltre evidenziato l’inadeguatezza della misura rispetto agli obiettivi dichiarati di rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto nel caso – come quello oggetto di giudizio – in cui l’intervento autorizzato comportava la realizzazione di edilizia residenziale in aree vincolate a verde e servizi.
La sentenza in sintesi
Si riaffermano così alcuni principi fondamentali in materia di pianificazione urbanistica e rigenerazione urbana:
- la pianificazione è una funzione propria e indefettibile del Comune;
- ogni deroga agli strumenti urbanistici richiede una valutazione motivata dell’interesse pubblico, demandata al Consiglio comunale;
- le leggi regionali non possono neutralizzare, neppure temporaneamente, la titolarità comunale della funzione pianificatoria senza una giustificazione proporzionata e ragionevole;
- l’intervento edilizio in deroga deve sempre essere sottoposto a un bilanciamento degli interessi, inclusa la sostenibilità ambientale e sociale.
Illegittimo, quindi, consentire interventi di trasformazione del territorio in assenza di pianificazione comunale e senza verifica dell’interesse pubblico.
La rigenerazione urbana, anche se necessaria, deve rispettare il principio di leale collaborazione tra livelli istituzionali e non può divenire una scorciatoia urbanistica.
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