RPCT nelle società pubbliche: ANAC raccomanda la rotazione dei mandati
In un nuovo parere, l'Autorità si esprime sulla proroga degli incarichi di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dopo due trienni consecutivi
Il quadro normativo e le Linee Guida ANAC
Secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190 l’organo di indirizzo nomina il RPCT, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, garantendogli autonomia e strumenti adeguati allo svolgimento delle sue funzioni.
Sul punto, le Linee guida dell’ANAC, contenute nell’Allegato 3 al Piano Nazionale Anticorruzione 2022, forniscono indicazioni in relazione a:
- durata dell’incarico: almeno triennale e prorogabile una sola volta, per un massimo di sei anni complessivi;
- rotazione: espressamente raccomandata per evitare consolidamenti potenzialmente lesivi dell’autonomia e dell’indipendenza del RPCT;
- incarichi cumulativi: in caso di RPCT con incarico aggiuntivo rispetto ad altre funzioni dirigenziali, è raccomandata una durata coerente con il contratto principale, ma comunque non superiore a tre anni, con una sola proroga.
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