Sanatoria semplificata Salva Casa: il TAR ordina al Comune di decidere, anche senza modulistica aggiornata
Il TAR Lombardia certifica l’obbligo per i Comuni di istruire le istanze edilizie presentate ai sensi del nuovo art. 36-bis del Testo Unico Edilizia, anche in assenza della modulistica aggiornata. Accolto il ricorso per silenzio inadempimento.
Il caso: domanda ex art. 36-bis TUE ignorata dal Comune
Nel caso oggetto della sentenza del TAR Lombardia, viene impugnato il silenzio del Comune sull’istanza di sanatoria presentata ai sensi dell’art. 36-bis del d.P.R. n. 380/2001. La richiesta, depositata il 29 ottobre 2024, riguardava opere non ricomprese in ambito paesistico né interessate da alcun vincolo, eseguite in parziale difformità dal titolo edilizio e la contestuale comunicazione di avvenuta demolizione di opere realizzate senza titolo.
Istanza presentata utilizzando la modulistica della sanatoria ordinaria (non essendo ancora disponibile il modello aggiornato alla nuova disciplina) opportunamente modificata e adeguata.
Sull’istanza, però, il Comune non ha fornito alcuna risposta con la conseguenza che, così come previsto dall’art. 36-bis, comma 6, del TUE, si sarebbe formato il titolo per silenzio. Il privato, però, ha sollecitato l’amministrazione chiedendo di asseverata la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di sanatoria e quindi la formazione del titolo. Richiesta a cui il Comune non ha fornito alcuna risposta. Da qui il ricorso in primo grado.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Lombardia 30 aprile 2025, n. 1501IL NOTIZIOMETRO