Sanatoria semplificata o ordinaria: il Comune non può riqualificare l’istanza

Il TAR Lazio chiarisce le differenze tra SCIA in sanatoria semplificata (art. 36-bis) e sanatoria ordinaria (art. 36): il Comune non può riqualificare l’istanza a proprio piacimento.

di Redazione tecnica - 26/05/2025

Le differenze tra art. 36 e art. 36-bis TUE

Di seguito un quadro sinottico riepilogativo delle principali differenze tra gli articoli 36 e 36-bis del Testo Unico Edilizia.

Aspetto

Art. 36 TUE

Art. 36-bis TUE

Tipologia di abuso

Assenza totale di titolo o totale difformità.

Parziali difformità, variazioni essenziali, difformità da SCIA.

Conformità richiesta

Doppia conformità (urbanistica ed edilizia) al momento della realizzazione e della domanda.

Conformità urbanistica al momento della domanda.
Conformità edilizia al momento della realizzazione.

Titolo richiesto

Permesso di costruire in sanatoria.

Permesso o SCIA in sanatoria.

Parere paesaggistico

Da acquisire da parte del privato, ma senza automatismo procedimentale.

Il Comune ha l’obbligo di richiedere il parere alla Soprintendenza.

Effetti del silenzio

Silenzio-rigetto dopo 60 giorni.

Silenzio-assenso dopo 45 giorni (permesso) o termini ex art. 19 L. 241/1990 (SCIA).

Sanzioni

Oblazione pari al doppio del contributo di costruzione.

Oblazioni e sanzioni differenziate in base al tipo di abuso, con previsione di fiscalizzazione paesaggistica.

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