Soccorso istruttorio: no ad esclusioni legate a rigidi formalismi

Intervento del TAR sulla decisione di una Stazione Appaltante: necessario valutare la sostanza e la qualità delle proposte negoziali, nel rispetto del principio del favor partecipationis

di Redazione tecnica - 08/05/2025

Soccorso istruttorio: strumento per favorire la partecipazione delle imprese

Il TAR Lazio ha accolto il ricorso, annullando il provvedimento di esclusione per difetto di motivazione e interpretazione formalistica dell’art. 101. Nello specifico, il giudice ha rilevato che l’Amministrazione si è focalizzata esclusivamente sulla mancanza del “contratto” in senso formale, ignorando la documentazione probatoria allegata dalla ricorrente in risposta al soccorso istruttorio: in particolare, le fatture e la dichiarazione del committente con cui si attestava la regolare esecuzione del servizio, la sua durata, il valore e la tipologia.

Richiamando la giurisprudenza consolidata e lo spirito antiformalistico dell’art. 101, il giudice ha evidenziato che il soccorso istruttorio:

  • obbedisce, per vocazione generale, ad una fondamentale direttiva antiformalistica che guida l’azione dei soggetti pubblici;
  • si fa carico di evitare, nei limiti del possibile, che le rigorose formalità si risolvano in disutile pregiudizio per la sostanza e la qualità delle proposte negoziali.

Il TAR ha inoltre chiarito che il principio di leale cooperazione amministrativa, sancito anche dall’art. 1, comma 2-bis della L. 241/1990, imponeva all’Amministrazione di segnalare espressamente che la copia del contratto fosse elemento indispensabile, e non semplicemente preferibile o integrativo.

La documentazione prodotta dalla Società — pur non contenendo materialmente la copia del contratto — offriva elementi oggettivi sufficienti per ricostruire le caratteristiche, l’entità e l’oggetto della prestazione richiesta. L’Amministrazione ha invece omesso di motivare in modo analitico perché tale documentazione non fosse idonea, limitandosi ad una formula tautologica che ha impedito al concorrente di comprendere l’effettiva ragione dell’esclusione.

Codice Appalti: la norma sul soccorso istruttorio

Fulcro della questione è l’applicazione dell’art. 101 del d.Lgs. 36/2023, che disciplina in modo organico l’istituto del soccorso istruttorio, prevedendo che le stazioni appaltanti debbano richiedere integrazioni e chiarimenti in caso di carenze documentali o dubbi relativi alla documentazione amministrativa o tecnica.

L’intervento può riguardare documenti, certificati, dichiarazioni e altri elementi idonei a confermare il possesso dei requisiti.

Rispetto alla disciplina previgente (art. 83, comma 9, D.Lgs. 50/2016), il nuovo Codice:

  • rafforza il ruolo del soccorso istruttorio come strumento collaborativo tra PA e operatori economici;
  • estende il suo campo di applicazione, includendo anche i requisiti tecnici e professionali;
  • ne conferma l’applicabilità nel rispetto della parità di trattamento e del divieto di modificazione sostanziale dell’offerta.

Nel caso di specie, secondo il giudice, l’Amministrazione ha disatteso l’obbligo di motivare in modo puntuale e di valutare l’insieme della documentazione disponibile, ponendosi in contrasto con l’impianto normativo del nuovo Codice.

 

 

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati