SUAP e competenze: occhio a pratiche incomplete
I chiarimenti del Consiglio di Stato: un'istanza non conforme non attiva il procedimento e non si può invocare il silenzio-assenso se manca una domanda formalmente valida
Silenzio-assenso sulla pratica: quando può perfezionarsi?
Alla luce di tutte queste indicazioni, il Consiglio ha sottolineato come il silenzio-assenso, previsto dall’art. 20 della legge n. 241/1990, si configura solo se:
- l’istanza è correttamente proposta;
- l’amministrazione è effettivamente obbligata a rispondere;
- l’intervento è conforme a tutti i presupposti richiesti dalla normativa vigente.
Nel caso specifico, il silenzio assenso non era applicabile perché il procedimento autorizzativo non era stato validamente attivato. Non solo mancava la richiesta di autorizzazione paesaggistica, ma l’istanza edilizia presentava anche lacune significative nella classificazione degli interventi edilizi secondo il d.P.R. n. 31/2017 (che distingue tra attività esenti da autorizzazione e attività soggette).
È stato infatti chiarito che “un’istanza non conforme al modello legale è inidonea a far sorgere, a carico dell’amministrazione, l’obbligo di conclusione mediante provvedimento espresso”.
L'appello è stato quindi respinto, confermando la legittimità del provvedimento di interdizione dei lavori.
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