Superbonus e variazione catastale: in caso di inadempimento, sopralluoghi dall’Agenzia delle Entrate
Nelle lettere di compliance l’Agenzia avverte che se non si aggiorna il Catasto dopo l'intervento di Superbonus, possono scattare i rilievi sul posto
La rendita presunta e l’obbligo di regolarizzazione
Un ulteriore aspetto di rilievo è che la nuova rendita attribuita a seguito di sopralluogo viene annotata in visura come “rendita presunta”, ai sensi dell’art. 19, comma 10, del D.L. n. 78/2010. Questo valore, se non regolarizzato tramite nuova dichiarazione Docfa, permane in modo provvisorio, ma con effetti concreti. Finché l’aggiornamento non viene ufficializzato da un tecnico incaricato dal proprietario dell’immobile, il contribuente si trova nella condizione di non poterne disporre liberamente: non sarà possibile, ad esempio, vendere o trasferire l’immobile per successione, né effettuare altri atti dispositivi. Questo rende evidente l’importanza di affrontare tempestivamente la questione, sia per evitare sanzioni che per salvaguardare la piena operatività giuridica dell’immobile. L’obbligo di aggiornamento catastale, dunque, non è un mero adempimento formale, ma un passaggio necessario per mantenere la regolarità fiscale e patrimoniale, nonché per evitare la possibilità di sopralluoghi diretti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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