Verifica dell’anomalia dell’offerta: i limiti della discrezionalità tecnica della Stazione Appaltante
Il TAR ricorda il principio di immodificabilità dell'offerta e sottolinea le responsabilità a carico dell'Amministrazione nella corretta valutazione dei costi
La discrezionalità tecnica riconosciuta alla pubblica amministrazione nella valutazione delle offerte economiche non esonera la SA dall’obbligo di motivare adeguatamente le proprie determinazioni.
Verifica offerta anomala: le responsabilità della SA nelle valutazioni
Questo principio trova applicazione rafforzata nel caso in cui l’offerta presenti profili di possibile anomalia. In tali ipotesi, infatti, il giudizio della Stazione Appaltante deve poggiare su una istruttoria puntuale e coerente, supportata da elementi tecnici oggettivi e verificabili.
La sentenza del TAR Lazio del 2 maggio 2025, n. 422, si inserisce in questo solco, offrendo importanti chiarimenti in merito alla corretta attivazione del subprocedimento di verifica dell’anomalia e ai limiti di legittimità delle modifiche apportate dall’operatore economico in sede di giustificazioni.
Per comprendere bene la vicenda, analizziamo:
- il quadro normativo di riferimento;
- l'applicazione delle norme al caso specifico;
- le conclusioni a cui è giunto il tribunale amministrativo.
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