Avvalimento negli appalti pubblici: quando e come può essere limitato?

Il TAR Campania chiarisce come applicare il nuovo art. 104 del D.Lgs. n. 36/2023: requisiti da possedere in proprio, validità delle clausole di gara, contratto di avvalimento, obbligo di tracciabilità

di Redazione tecnica - 16/06/2025

Conclusioni

La sentenza del TAR Campania rappresenta un utile riferimento pratico per chi si occupa della redazione della documentazione di gara e dei contratti di avvalimento. Secondo i principi espressi in questa pronuncia:

  • le stazioni appaltanti possono legittimamente limitare l’avvalimento su attività essenziali, ma la motivazione deve essere chiara e congrua;
  • le clausole di limitazione non devono essere eccessivamente analitiche, ma chiare e comprensibili;
  • i contratti di avvalimento devono essere documenti operativi, che descrivano puntualmente risorse e modalità di utilizzo.
  • l’obbligo di tracciabilità non riguarda il contratto di avvalimento in fase di partecipazione.

Il quadro tracciato dalla giurisprudenza conferma che l’avvalimento è un istituto utile, ma da usare con rigore e serietà, specie laddove la stazione appaltante richieda requisiti da possedere in proprio per garantire la qualità della prestazione.

Da parte nostra, continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione giurisprudenziale in materia di avvalimento e, più in generale, sull’applicazione operativa del nuovo Codice dei contratti pubblici. Le sentenze (come questa del TAR Campania) ci ricordano ancora una volta l’importanza di un corretto bilanciamento tra tutela della concorrenza e affidabilità delle prestazioni, un terreno sul quale — per chi scrive documentazione di gara o costruisce strategie di partecipazione — è fondamentale muoversi con piena consapevolezza tecnica e normativa.

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