Cambio di destinazione d’uso, abuso edilizio e Superbonus: interviene il TAR

Il TAR Lazio conferma che in assenza di stato legittimo dell’immobile SCIA e CILAS perdono efficacia e i lavori diventano abusivi, con perdita del Superbonus 110%

di Gianluca Oreto - 28/05/2025

Il caso oggetto della pronuncia

Nel nuovo caso oggetto della sentenza n. 8969/2025 del TAR Lazio, la proprietaria di un immobile, oggetto di un contratto di rent to buy, ha impugnato il provvedimento con cui il Comune ha ordinato la demolizione di un ampliamento volumetrico non assentito, realizzato al piano interrato dell’edificio. La trasformazione, rilevata in sede di sopralluogo, consisteva nella creazione di una cucina e un soggiorno al posto dei preesistenti locali cantina e box, per una volumetria complessiva di circa 476 mc.

La difesa ha contestato il provvedimento deducendo:

  • la presenza di un errore materiale nella mappa catastale, che qualificherebbe erroneamente come “interrato” un piano che sarebbe sempre stato fuori terra;
  • l’assenza di aumenti di superficie o volumetria;
  • la mancata considerazione di perizie tecniche che documenterebbero la conformità edilizia pregressa.

Tuttavia, come rilevato dal TAR, i dati catastali erano stati espressamente confermati dalla stessa ricorrente in sede di atto notarile, ai sensi dell’art. 29 della Legge n. 52/1985.

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