Cambio di destinazione d’uso, abuso edilizio e Superbonus: interviene il TAR
Il TAR Lazio conferma che in assenza di stato legittimo dell’immobile SCIA e CILAS perdono efficacia e i lavori diventano abusivi, con perdita del Superbonus 110%
Conclusioni
La sentenza del TAR Lazio n. 8969/2025 rappresenta un chiarimento rilevante in merito:
- al mutamento d’uso da cantina a residenza come intervento urbanisticamente rilevante;
- all’inidoneità della sola documentazione catastale a fondare lo stato legittimo in presenza di difformità edilizie;
- al valore probatorio delle dichiarazioni asseverate nelle SCIA alternative;
- alla legittimità dell’ordine di demolizione anche in assenza di dolo o colpa diretta da parte dell’attuale proprietario;
- all’inefficacia degli atti edilizi privi di presupposti e alla conseguente perdita di agevolazioni fiscali, come il Superbonus.
Per i tecnici, è un ulteriore richiamo alla necessità di una verifica puntuale dello stato legittimo e di una maggiore responsabilità nelle asseverazioni. Per i committenti, un invito a diffidare da scorciatoie procedurali: la regolarità urbanistica non si improvvisa, si dimostra.
Ma c’è di più. Questo caso dimostra ancora una volta quanto sia fragile l’equilibrio tra diritto edilizio e fiscalità. La CILAS, nata per semplificare, si è trasformata in un terreno insidioso, soprattutto quando si continua a ignorare un principio fondamentale: senza stato legittimo non esiste alcuna possibilità di intervento regolare, né edilizio né agevolato.
Il legislatore, nella rincorsa alle semplificazioni, ha generato ambiguità normative che alimentano false aspettative e aumentano il contenzioso. È urgente tornare a un quadro normativo coerente, che premi la correttezza e la trasparenza e non lasci spazio a interpretazioni creative. Perché l’edilizia non può essere una materia fluida: richiede certezze, non ambiguità. Il punto non è solo comprendere la norma, ma anche avere il coraggio di applicarla correttamente. Perché in edilizia, come in ogni attività tecnica, la qualità normativa va di pari passo con l’etica professionale.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Lazio 8 maggio 2025, n. 8969IL NOTIZIOMETRO