Concessioni sotto soglia e principio di rotazione: i limiti all’affidamento diretto

Anche nel caso di concessioni di servizi, la rotazione costituisce una garanzia di effettiva concorrenza e impedisce la formazione di rendite di posizione da parte del gestore uscente

di Redazione tecnica - 18/06/2025

Le previsioni del Codice Appalti per le concessioni sottosoglia

L’art. 187 del nuovo Codice dei contratti pubblici rappresenta una novità di rilievo nella regolazione delle concessioni di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea, introducendo un regime autonomo e non assimilabile a quello degli appalti.

La norma prevede, infatti, che l’ente concedente possa procedere all’affidamento mediante procedura negoziata senza pubblicazione di un bando, ma previa consultazione di almeno 10 operatori economici, individuati attraverso indagini di mercato o appositi elenchi.

Elemento cardine della disposizione è l’esplicito richiamo al principio di rotazione, che costituisce una garanzia di effettiva concorrenza e impedisce la formazione di rendite di posizione da parte del gestore uscente. L’affidamento diretto tout court non è ammesso neppure in caso di valore sotto soglia, salvo motivata impossibilità a rispettare il numero minimo di operatori da consultare.

La finalità della norma è chiara: evitare che nelle concessioni – contratti in cui l’operatore economico si assume un rischio operativo significativo, come previsto dall’art. 177 del Codice – si consolidino prassi opache o poco concorrenziali, incentivando invece un confronto competitivo, anche se semplificato.

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