Criteri premiali e parità di genere: il MIT chiarisce l’ambito applicativo del Codice dei contratti
Anche gli appalti di forniture possono prevedere criteri premianti per la parità di genere? Il parere n. 3636/2025 del MIT chiarisce la portata dell’art. 108, comma 7 del D.Lgs. n. 36/2023
Un’interpretazione orientata al principio di uguaglianza
Il MIT adotta una lettura sistematica e teleologica della norma, incentrata sul principio costituzionale di uguaglianza. La ratio della disposizione è favorire la parità di genere nel più ampio spettro possibile di procedure di affidamento. Escludere gli appalti di sola fornitura, quando aggiudicati con OEPV, sarebbe contrario a questo obiettivo.
Di conseguenza:
- il criterio premiale è applicabile ogni volta che la gara si basa sull’offerta economicamente più vantaggiosa;
- non trova applicazione invece nei casi di affidamento con il solo criterio del minor prezzo.
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