Requisiti di capacità tecnica e avvalimento: il TAR sulle clausole immediatamente escludenti
Illegittima la lex specialis che restringe i requisiti di capacità e le condizioni per l’avvalimento, senza rispettare le previsioni del nuovo Codice dei Contratti
Requisiti di capacità tecnica e professionale: violazione dell’art. 100 del Codice
Il TAR ha anzitutto accolto la censura relativa alla previsione del disciplinare che restringeva l’arco temporale utile ai fini della dimostrazione dei requisiti di capacità tecnica e professionale a un triennio non immediatamente precedente la pubblicazione del bando.
La clausola è stata ritenuta in contrasto con l’art. 100, comma 11, del d.lgs. n. 36/2023 – come modificato dal decreto correttivo n. 209/2024 – che prevede che, nelle more dell’adozione del regolamento attuativo, le stazioni appaltanti possano richiedere, per dimostrare la capacità tecnica e professionale, l’avvenuta esecuzione di contratti analoghi “negli ultimi dieci anni dalla data di indizione della procedura”.
Secondo il giudice amministrativo, tale previsione implica che l’intero decennio debba essere considerato potenzialmente utile e che non sia ammissibile circoscriverne l’efficacia a soli tre anni, tanto più se non contigui al momento di pubblicazione del bando.
L’eventuale difficoltà di documentare servizi resi nel 2024 – per esempio a causa del ritardo nella disponibilità dei dati MUD – può giustificare un’esclusione parziale di quell’anno, ma non una compressione irragionevole del periodo utile per la dimostrazione dell’esperienza tecnica, pena la violazione dei principi di proporzionalità e favor partecipationis.
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