Ufficio locato a uso abitativo: è comunque un bene strumentale?
Corte di Cassazione: il canone di locazione non basta per definire un immobile come bene strumentale, ma ci vuole una verifica del suo effettivo impiego nell’ambito dell’attività produttiva dell’impresa
In quali casi un immobile accatastato come ufficio e locato a terzi ad uso abitativo può essere considerato bene strumentale? È sufficiente la categoria catastale A/10? L’IVA sostenuta per la sua ristrutturazione è detraibile oppure no?
Ristrutturazione ufficio: i presupposti per la deducibilità dei costi
Ruotano intorno al concetto di destinazione d'uso i quesiti affrontati e risolti dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza del 22 maggio 2025, n. 13755, con cui è stata accolta l’impugnazione proposta dall’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della CTR Lombardia in materia di imposte sui redditi (IRES) e IVA, relativamente a costi sostenuti su un immobile locato a terzi.
Oggetto di contestazione era la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’IVA relativi a un immobile acquistato e successivamente ristrutturato nel 2013 da una società. Secondo il Fisco, l’immobile non costituiva bene strumentale e dunque né i costi né l’IVA relativa potevano essere fiscalmente rilevanti.
La CTR Lombardia, al contrario, aveva parzialmente accolto l’appello del contribuente ritenendo che:
- l’immobile risultava accatastato in categoria A/10 (uso ufficio);
- era stato locato a terzi, generando ricavi per la società.
Da ciò desumeva che l’immobile fosse stato introdotto nel processo produttivo, risultando pertanto strumentale e con conseguente deducibilità dei costi e detraibilità dell’IVA.
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