Condono edilizio: il Consiglio di Stato sul concetto di ultimazione al rustico

Nuovo intervento di Palazzo Spada: necessario rispettare non solo i limiti temporali, ma anche le condizioni strutturali per ottenere la sanatoria degli abusi

di Redazione tecnica - 09/05/2025

Il quadro normativo: i limiti temporali nelle tre leggi di condono

In materia di condono edilizio, il concetto di ultimazione delle opere è definito in relazione ai termini fissati dalle tre principali leggi straordinarie di sanatoria:

Legge

Termine ultimo per l’ultimazione delle opere

Legge n. 47/1985

1° ottobre 1983

Legge n. 724/1994

31 dicembre 1993

Legge n. 326/2003 (art. 32)

31 marzo 2003

Per essere sanabile, un’opera doveva risultare ultimata al rustico entro il termine fissato, ed essere corredata da:

  • documentazione fotografica, rilievi o perizie asseverate,
  • eventuale progetto di completamento a supporto dell’istanza.

La giurisprudenza ha chiarito che la mera intenzione progettuale o il completamento postumo non sono elementi rilevanti per ottenere il condono. È necessario che l’opera esistesse in modo oggettivamente accertabile, nella sua forma volumetrica e funzionale già alla data di riferimento.

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