Rigenerazione urbana a Milano: approvate nuove linee di indirizzo per l’edilizia e l’urbanistica
Approvate dal Comune di Milano le nuove linee di indirizzo per l’urbanistica e l’edilizia: quando serve il piano attuativo, quando basta un titolo diretto. Il confronto tecnico con il DDL “Salva Milano”.
Le tre vie procedurali: attuativo, convenzionato, diretto
Il documento approvato dalla Giunta comunale articola le modalità operative secondo una logica differenziata basata su caratteristiche fisiche e urbanistiche dell’intervento:
- Piano Attuativo obbligatorio:
- per interventi con altezza superiore a 25 metri;
- per densità fondiaria superiore a 3 mc/mq;
- per tutti i casi in deroga alle norme morfologiche del PGT;
- se l’intervento ricade su un ambito con superficie territoriale > 20.000 mq, con obbligo di cessione o asservimento di aree pari ad almeno il 50% della superficie.
- Permesso di costruire convenzionato:
- ammesso solo se l’intervento rispetta le norme morfologiche del PGT e ricade nei Nuclei di antica formazione o nei Tessuti urbani compatti a cortina, dove l’omogeneità tipologica e insediativa giustifica un regime semplificato ma comunque convenzionato.
- Titolo edilizio diretto:
- consentito negli altri casi, salvo che sia previsto un cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante, per il quale l’Amministrazione si riserva una valutazione specifica circa le dotazioni territoriali (monetizzazione, cessione o asservimento di aree).
A corredo di queste indicazioni, l’Amministrazione ha annunciato l’intenzione di potenziare gli uffici preposti all’istruttoria dei piani attuativi, segno di un rafforzamento del controllo tecnico su questa classe di interventi.
Documenti Allegati
DeliberazioneIL NOTIZIOMETRO