Sismabonus-acquisti: stop definitivo allo sconto in fattura

Nuovi chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate: sconto in fattura e cessione del credito fuori gioco per le spese sostenute dopo il 2024, anche in presenza di titoli abilitativi antecedenti.

di Cristian Angeli - 17/06/2025

Impatti su acquirenti e operatori

La fine dello sconto in fattura segna un’evoluzione significativa per il comparto edilizio, ma non solo in senso negativo. Piuttosto, si apre una nuova fase in cui le imprese saranno chiamate a valorizzare con maggiore incisività i vantaggi strutturali e qualitativi dei propri interventi. La detrazione diretta resta infatti un beneficio importante per gli acquirenti, che potranno continuare a godere di risparmi fiscali significativi, soprattutto nel caso di immobili destinati ad abitazione principale.

Questa nuova cornice normativa deve spingere gli operatori a riorientare le strategie commerciali, puntando su una comunicazione capace di far emergere il valore reale dell’investimento in termini di sicurezza sismica e riqualificazione edilizia. Anche sul piano economico-finanziario, i margini di convenienza rimangono solidi: l’agevolazione fiscale, pur fruibile in forma ordinaria, continua a rappresentare un incentivo rilevante, che può essere integrato con soluzioni bancarie e strumenti finanziari in grado di facilitarne la gestione per l’acquirente.

In definitiva, pur in assenza dello sconto immediato, il Sismabonus acquisti conserva la sua attrattività per acquirenti dotati di capienza fiscale e orientati al valore di lungo termine. Il settore ha quindi l’opportunità di consolidare la propria offerta su basi più stabili e durature, rafforzando il ruolo delle costruzioni antisismiche nel rilancio del mercato immobiliare.

A cura di Cristian Angeli
ingegnere esperto di bonus fiscali e contenziosi edilizi
www.cristianangeli.it

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