Stato legittimo, tolleranze costruttive e sanatoria edilizia: guida ai presupposti e alle possibilità di regolarizzazione
Il Testo Unico Edilizia post Salva Casa dispone una diversa gestione delle difformità edilizie, partendo da un concetto diverso di stato legittimo. Vediamo cosa cambia
Le incongruenze: giurisprudenza vs MIT
Su questo punto si registra una divergenza rilevante tra l’orientamento giurisprudenziale e le recenti Linee guida del MIT del 30 gennaio 2025.
Con la sentenza 25 gennaio 2025, n. 227, il TAR Lombardia ha ribadito che:
“La circostanza che un’opera non legittima sia rappresentata in una pratica edilizia non può comportarne la regolarizzazione postuma. Anche un certificato di agibilità non è sufficiente a sanare irregolarità urbanistiche o edilizie.”
E ancora:
“Lo stato legittimo non può desumersi implicitamente dal rilascio di un nuovo titolo se l’amministrazione non ha verificato la legittimità dei titoli precedenti.”
Il principio affermato è chiaro: la verifica deve essere sostanziale e documentata, non solo dichiarata o presunta. Un titolo basato su una rappresentazione non veritiera dello stato di fatto non può generare legittimità, nemmeno se è stato rilasciato da tempo.
Diversamente, il MIT – nelle proprie Linee guida – ha affermato che:
“La verifica della legittimità dei titoli pregressi può ritenersi assolta se nella modulistica relativa all’ultimo titolo sono indicati gli estremi dei titoli precedenti, e l’Amministrazione non ha formulato osservazioni.”
In sostanza, viene introdotto un criterio di verifica presuntiva: la mancata contestazione da parte del Comune equivarrebbe a un silenzio-assenso sulla legittimità dei titoli pregressi.
Ma ciò, secondo la giurisprudenza, non è sufficiente a fondare lo stato legittimo, perché si tradurrebbe in una regolarizzazione implicita, non ammessa dalla norma e lesiva del principio di legalità.
Il contrasto è evidente: mentre la norma e la giurisprudenza richiedono una verifica sostanziale e tracciabile, le Linee guida sembrano ammettere una verifica formale e automatica, basata sulla sola presenza di riferimenti nella modulistica.
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