Superbonus e contenzioso con l’impresa: occhio alle incongruenze nell’asseverazione ENEA

Le varianti in corso d’opera devono sempre risultare da accordi scritti perché, in caso di contenziosi, può risultare difficile “chiudere il cerchio”

di Cristian Angeli - 12/06/2025

Decadenza dai benefici

Che l’attestazione di un SAL vada prodotta con prudenza lo si comprende perfettamente leggendo i contenuti delle asseverazioni. Ad esempio, in quella da consegnare all’ENEA è chiesto di specificare che il professionista opera nella consapevolezza “delle responsabilità penali conseguenti alla formazione di atti falsi” “della decadenza dai benefici fiscali eventualmente conseguenti a provvedimenti emanati sulla base di dichiarazioni non veritiere”. A tal fine e non a caso, viene chiesto di indicare i riferimenti non solo al protocollo della CILAS depositata, ma anche alla relazione tecnica sulle prestazioni energetiche dell’edificio prevista dalla L 10/1991 e del Dlgs 192/2005. In più, bisogna dichiarare la congruità dei costi sostenuti, esplicitando quelli relativi agli interventi effettuati fino al SAL raggiunto e quelli totali previsti dal progetto, riepilogando anche i dati termici conseguenti all’intervento realizzato.

Tale insieme complesso di dati è facilmente gestibile se tutto va bene, ma ben può diventare un groviglio da azzeccagarbugli. Infatti, se per qualche motivo si ferma il gioco senza che sia tutto in regola, si rischia di restare con il cerino in mano a districare questioni urbanistiche e ingegneristiche, tenendo conto dei rigidi paletti fiscali e dei risvolti giuridici.

© Riproduzione riservata