Superbonus e contenzioso con l’impresa: occhio alle incongruenze nell’asseverazione ENEA
Le varianti in corso d’opera devono sempre risultare da accordi scritti perché, in caso di contenziosi, può risultare difficile “chiudere il cerchio”
Cosa può fare il committente
Una simile situazione rende non spettante il credito fiscale fruito dal condominio all’atto del primo SAL oggetto di sconto in fattura e quindi già monetizzato. Ciò almeno in astratto, perché il problema si manifesta solo quando scatta un controllo sulla pratica.
Il condominio si trova così tra due fuochi incrociati. Da un lato il contenzioso con l’impresa, tutt’altro che banale, essendo in gioco la perdita del beneficio fiscale per mancato completamento dei lavori, dall’altro un documento viziato da un errore professionale, commesso probabilmente in buona fede, ma tale da generare la non spettanza del credito di cui al primo SAL, con conseguenti sanzioni, interessi e restituzione delle somme indebitamente percepite in caso di controlli.
Data la complessità del quadro, che riveste aspetti di natura civile, penale e tributaria, qualunque consiglio non può prescindere dall’analisi specifica del caso e dei singoli documenti contrattuali, fermo restando che la strada “ufficiale”, dopo aver contestato gli inadempimenti descritti, sarebbe quella di sporgere denuncia alle autorità competenti, con tutte le conseguenze.
IL NOTIZIOMETRO