Affidamento diretto: ANAC interviene sul divieto di frazionamento artificioso

Il valore dell’appalto va calcolato in modo corretto anche tramite una programmazione degli acquisti adeguata, tale per cui un eventuale frazionamento rappresenti un'ipotesi eccezionale, giustificata da motivate ragioni oggettive

di Redazione tecnica - 17/06/2025

No all'elusione delle soglie comunitarie

ANAC ha rilevato che la stazione appaltante ha reiteratamente fatto ricorso ad affidamenti diretti per periodi di 3-5 mesi, con l’effetto di mantenere ogni affidamento al di sotto della soglia di 140mila euro e senza mai attivare procedure di evidenza pubblica. L’Autorità ha quindi censurato la condotta della società, ritenendo che il frazionamento sistematico degli affidamenti configura un’elusione delle norme comunitarie e nazionali in tema di soglie e procedure competitive.

Non solo: l’assenza di una concreta e tempestiva attività di programmazione da parte della società e di vigilanza da parte del Consorzio ha determinato una gestione non conforme alle regole di trasparenza, efficienza e concorrenza.

Infine, la proroga del servizio concessa è risultata, secondo ANAC, illegittima, poiché intervenuta su un affidamento già annullato in autotutela, generando un ulteriore vuoto di legittimazione.

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