Autotutela, affidamento e titoli edilizi: i limiti dell’annullamento secondo il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato chiarisce quando l’Amministrazione può annullare una DIA edilizia: l’errore progettuale lieve e non doloso non giustifica l’autotutela, se è maturato un affidamento legittimo.
Il termine per l’annullamento d’ufficio: tra legge e giurisprudenza
Uno dei primi aspetti trattati dal Consiglio di Stato riguarda la tempestività dell’annullamento della DIA. Secondo i giudici di Palazzo Spada, il provvedimento comunale – risalente al 13 novembre 2015 – era effettivamente tempestivo, dal momento che la DIA era stata presentata prima della modifica dell’art. 21-nonies della legge n. 241/1990, introdotta dalla legge n. 124/2015.
La riforma ha inserito un termine massimo (prima 18, poi 12 mesi) per esercitare l’autotutela, superando il precedente criterio del “termine ragionevole”.
Tuttavia, secondo giurisprudenza consolidata, il nuovo termine non può applicarsi retroattivamente agli atti precedenti alla riforma, pena una compressione irragionevole della funzione pubblica di autotutela. Ne deriva che, per i provvedimenti adottati prima del 28 agosto 2015, il termine decorre solo da tale data.
Nel caso di specie, tra l’entrata in vigore della norma e l’annullamento erano trascorsi meno di tre mesi: l’Amministrazione ha dunque esercitato il potere nei limiti temporali consentiti.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 2 aprile 2025, n. 2783IL NOTIZIOMETRO