Abusi edilizi nei centri storici vincolati: il TAR sul potere di demolizione e sui limiti della sanatoria

Il TAR Lazio chiarisce l’obbligo di demolizione in presenza di vincoli paesaggistici e urbanistici. Il ruolo dello stato legittimo e le responsabilità tecniche secondo la sentenza n. 3423/2025

di Redazione tecnica - 12/06/2025

Quali margini ha l’Amministrazione per ordinare la demolizione nei centri storici vincolati? È possibile superare le prescrizioni urbanistiche e paesaggistiche con sanatorie o difese tecniche? E quali garanzie procedimentali devono essere rispettate?

Abusi edilizi nei centri storici vincolati: la sentenza del TAR Lazio

A queste domande ha provato a rispondere il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio che, con la sentenza n. 3423 del 17 febbraio 2025, offre un interessante spunto di riflessione per tutti i tecnici e gli operatori che si occupano di edilizia nei contesti storici e vincolati.

Il giudizio riguarda un ordine di demolizione e ripristino emesso in relazione a interventi edilizi realizzati, in assenza di titolo abilitativo, su un immobile situato in zona storica tutelata.

Le contestazioni del Comune riguardavano in particolare:

  • la tamponatura interna di una porta di accesso ad una chiostrina condominiale;
  • il cambio di destinazione d’uso di locali interrati da deposito a commerciale con somministrazione;
  • l’installazione di impianti tecnologici in una chiostrina condominiale.

L’Amministrazione aveva ritenuto tali opere non solo abusive ma anche incompatibili con il vigente strumento urbanistico e in contrasto con i vincoli paesaggistici.

Dal canto loro, invece, i ricorrenti hanno contestato i rilievi dell’Amministrazione sostenendo:

  1. che gli interventi non avrebbero determinato un reale mutamento della destinazione d’uso o un impatto incompatibile con i vincoli urbanistici e paesaggistici;
  2. che l’Amministrazione avrebbe omesso di adeguatamente valutare le osservazioni giuridiche e la documentazione tecnica asseverata prodotta, adottando un ordine di demolizione privo di un’istruttoria completa e di una motivazione sufficiente.
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