Abusi edilizi nei centri storici vincolati: il TAR sul potere di demolizione e sui limiti della sanatoria

Il TAR Lazio chiarisce l’obbligo di demolizione in presenza di vincoli paesaggistici e urbanistici. Il ruolo dello stato legittimo e le responsabilità tecniche secondo la sentenza n. 3423/2025

di Redazione tecnica - 12/06/2025

Tutela procedimentale e doveri motivazionali

La sentenza fornisce anche spunti molto interessanti sul rapporto tra:

  • il rispetto delle garanzie procedimentali previste dalla Legge 241/1990, e
  • la legittimità sostanziale degli ordini di ripristino.

Nel caso di specie, il TAR ha sottolineato che:

  • l’Amministrazione deve garantire ai destinatari dei provvedimenti repressivi la possibilità di presentare osservazioni e documentazione tecnica;
  • deve inoltre fornire un riscontro motivato, che sia adeguato e coerente rispetto alle osservazioni ricevute.

Tuttavia, i giudici di primo grado hanno anche chiarito che in presenza di un abuso manifesto e insanabile (violazione di norme urbanistiche e vincoli), la motivazione dell’Amministrazione può essere anche sintetica, senza la necessità di compiere una nuova istruttoria approfondita o di "ponderare" interessi che non possono prevalere sul rispetto della legalità edilizia.

In altre parole, l’Amministrazione non è obbligata a entrare nel merito delle valutazioni difensive se queste non sono giuridicamente idonee a rimuovere il contrasto tra l’intervento e le norme cogenti.

Ciò rafforza almeno due concetti fondamentali:

  • la completezza e l’efficacia della documentazione difensiva devono essere fondate sul rispetto delle norme di settore;
  • non è sufficiente presentare relazioni tecniche ben costruite se l’intervento rimane in contrasto con le previsioni vincolistiche e urbanistiche.
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