SCIA in sanatoria e prescrizioni: il Consiglio di Stato conferma la legittimità del rilascio condizionato
Anche prima del Salva Casa la Pubblica Amministrazione poteva subordinare l’accoglimento della SCIA in sanatoria a interventi di ripristino parziale: cosa cambia oggi con l’art. 36-bis del Testo Unico Edilizia
Conclusioni
Il nuovo intervento del Consiglio di Stato introduce un punto fermo nella disciplina della SCIA in sanatoria:
- la regolarizzazione può essere accolta con prescrizioni correttive, quando queste sono finalizzate a ristabilire un equilibrio urbanistico e paesaggistico;
- non si forma alcun silenzio-assenso, né l’inerzia dell’amministrazione può essere equiparata a un titolo legittimante in caso di SCIA presentata ai sensi dell’art. 37;
- i tecnici devono attendere un provvedimento espresso e tenere conto che l’amministrazione potrà subordinare il via libera a interventi integrativi di mitigazione (punto sul quale mi trova parecchio dubbioso).
In definitiva, la SCIA in sanatoria si conferma uno strumento flessibile ma non automatico, il cui esito è strettamente legato alla valutazione tecnica dell’intervento e all’interesse pubblico sotteso alla regolarizzazione. Una sentenza da conoscere, soprattutto alla luce del nuovo art. 36-bis e delle continue evoluzioni della disciplina post-Salva Casa.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 17 giugno 2025, n. 5288IL NOTIZIOMETRO