Silenzio-assenso: il diritto urbanistico tra progresso e resistenze feudali

Con l’introduzione dell’art. 36-bis al d.P.R. n. 380/2001, il Legislatore ha deciso di estendere il meccanismo del silenzio-assenso alle pratiche di sanatoria semplificata

di Pasquale Giugliano - 13/05/2025

In sintesi

Il legislatore deve avere il coraggio di fare enormi passi in più e in avanti. Occorre smettere di considerare il tecnico professionista - laureato, abilitato, specializzato in varie discipline con master etc, iscritto ad un Ordine professionale, fortemente formato ed aggiornato a seguito di corsi di formazione ormai obbligatori - come un soggetto da controllare e sanzionare e iniziare invece a fare sì che la PA possa e debba riconoscerlo come un interlocutore centrale, competente, garante della legalità, con il quale confrontarsi, interloquire, pensare, migliorare il rapporto con il cittadini e stimolare la crescita del territorio.

L’Italia deve finalmente divincolarsi e scrollarsi di dosso un sistema feudale ormai stratificato, incancrenito e spingersi verso una moderna edilizia di qualità, rapida e sostenibile per i cittadini e per fare ciò deve ascoltare le istanze dei professionisti del settore.

A cura di Arch. Pasquale Giugliano

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