Appalti pubblici e contenziosi: come prevenirli con ADR e progettazione efficace

Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) valorizza strumenti alternativi di risoluzione delle controversie e digitalizzazione per ridurre il contenzioso negli appalti

di Pietro Grosso - 27/05/2025

La fase esecutiva: direzione lavori, controllo tecnico e collaudo. Gli strumenti per evitare riserve e contenziosi

La fase di esecuzione del contratto rappresenta, per sua natura, il momento di maggiore esposizione al contenzioso. In questa fase, infatti, il confronto tra le previsioni contrattuali e la realtà tecnica del cantiere, o dell’erogazione della prestazione, può far emergere divergenze, difficoltà applicative e imprevisti.

Il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) e il relativo Allegato II.14 definiscono in modo puntuale gli strumenti a disposizione della stazione appaltante per esercitare un controllo tecnico, amministrativo e contabile sistematico e documentato. La corretta attuazione di queste attività costituisce un presidio essenziale per la prevenzione delle riserve e, in ultima istanza, del contenzioso giurisdizionale.

Direzione dei lavori e dell’esecuzione

L’art. 114 del Codice richiama l’Allegato II.14, che disciplina, tra l’altro: “le attività della direzione dei lavori per la corretta esecuzione, sotto il profilo tecnico e contabile, dell’intervento oggetto del contratto.” La direzione dei lavori ha il compito non solo di verificare l’aderenza dell’esecuzione al progetto approvato, ma anche di registrare tempestivamente le modifiche, sospensioni, varianti e riserve, nonché di dirigere e coordinare le fasi critiche, come l’esecuzione di lavorazioni complesse o non previste. Nel caso di appalti non di lavori, è previsto il direttore dell’esecuzione del contratto (DEC), figura equiparabile nel ruolo di vigilanza e controllo tecnico-amministrativo. Una tenuta diligente del giornale dei lavori, dei libretti delle misure, dei verbali di sospensione e ripresa, nonché delle contestazioni scritte, consente di fornire una base probatoria solida in caso di riserve dell’appaltatore o di inadempienze.

© Riproduzione riservata