Appalti pubblici e contenziosi: come prevenirli con ADR e progettazione efficace
Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) valorizza strumenti alternativi di risoluzione delle controversie e digitalizzazione per ridurre il contenzioso negli appalti
Strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (ADR): Collegio Consultivo Tecnico, accordo bonario, transazione, arbitrato e pareri obbligatori
Nel sistema dei contratti pubblici, la gestione tempestiva ed efficace delle controversie rappresenta un elemento cruciale per evitare il contenzioso giudiziario, limitare ritardi nell’esecuzione e garantire il corretto adempimento del contratto. A tal fine, il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), in particolare nella Libro V – Parte I DEL CONTENZIOSO (articoli 210-220), disciplina una serie di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie (ADR – Alternative Dispute Resolution), che assumono un ruolo centrale nella fase esecutiva.
Il legislatore ha rafforzato la funzione preventiva, tecnica e conciliativa di tali strumenti, privilegiando la soluzione stragiudiziale dei conflitti attraverso modalità snelle e strutturate, che favoriscano la continuità dell’esecuzione contrattuale e la tutela dell’interesse pubblico.
Tra i principali strumenti ADR previsti, si segnalano:L’accordo Bonario per lavori, per servizi e forniture, la Transazione, l’Arbitrato, il Collegio Consultivo Tecnico. L’adozione tempestiva e motivata di questi strumenti consente di risolvere molteplici situazioni di conflitto in modo più efficace, economico e funzionale alla regolare prosecuzione dell’appalto. Essi presuppongono, tuttavia, un'adeguata formazione del personale coinvolto – in particolare RUP, direttori dei lavori e funzionari tecnici – e una solida cultura amministrativa orientata al risultato e alla prevenzione del contenzioso.
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